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Cassandra di Alessandro Pertosa

I temi portanti di questa Cassandra sono quelli del tempo e del rimpianto. Chi ha desiderato ed ottenuto il dono della profezia vive sospeso in un astratto, infinito presente. Per tutti il passato è il regno del rimpianto, il luogo dell'ineluttabile, del già compiuto. Ma per chi ha avuto il dono-dannazione della profezia il tema del rimpianto si
proietta all'infinito e non v'è nessuna salvezza possibile neppure nel futuro. L'unico scampo all'inferno della veggenza è la fuga in viaggi immaginari, impossibili e romanzeschi. In questo monologo di Alessandro Pertosa la Cassandra mitologica rimane sullo sfondo, presupposta, mentre a svelarsi (e ri-velarsi) e il suo mondo interiore, l'intimo straziante dolore sotteso al conoscere. La schiacciante violenza della verità [A.A]

Marcovaldo di Italo Calvino

“Marcovaldo” è un libro che tutti abbiamo letto e dimenticato. Letto perché contenuto in parte nelle antologie della scuola media l’abbiamo dimenticato proprio per lo stesso motivo. E poi perché rimanda ad un periodo della nostra storia che seppur di fresca data è oggetto di involontaria rimozione; quasi si trattasse di occultare una colpa, seppellire una vecchia vergogna. Nel personaggio di Marcovaldo è contenuta una purezza che oggi facciamo fatica a riconoscere nostra ed è proprio questo uno dei motivi per cui ci è sembrato importante ritornarci su. Una voce narrante, quella di Andrea Anconetani, legge quattro tra i più bei racconti di “Marcovaldo”. Far ascoltare invece i suoni sferraglianti della città e quelli più intimi e leggeri che sono propri del mondo poetico del protagonista è compito di Davide Eusebi che li disegna efficacemente con le sue percussioni.

Apocatastasi di Alessandro Pertosa

"Apocatastasi" è un testo originale di Alessandro Pertosa (filosofo, saggista e drammaturgo). Il tema viene affrontato metaforicamente attraverso l'incedere ciclico di scene che non evolvono in alcuna direzione sostenute da un fitto dialogo tra le due protagoniste (una madre in fin di vita ed una figlia) in cui la parola rimane incapace di aprire orizzonti di senso pur evocando un'attesa che potrebbe rimanere sempre frustrata. La durata dello spettacolo è di 40 minuti. Con: Fiorella Talamonti, (La madre), Lara Catena (La figlia "Lisa"). La regia di Andrea Anconetani.

"Salamandra" di Hisako Mori da Masuji Ibuse

“Salamandra” è una performance teatrale ispirata all'omonimo racconto di Masuji Ibuse. Uno sguardo sulla solitudine e sull'impossibilità di uscire dalle gabbie che ci auto imponiamo. Con: Monica Gattari e Hisako Mori. Traduzione e drammmaturgia di Hisako Mori, regia di Andrea Anconetani

Giorni Felici di Samuel Beckett

Happy Days” è un’espressione che gli inglesi usano comunemente per indicare, in senso ironico, i “bei giorni passati”. Ed è di questo che ci parla “Giorni Felici”: del tempo; del tempo passato, soprattutto, del trascorrere inesorabile del tempo in quel deserto che è la vita. Di come per trascorrerlo questo tempo si sia coartati ad eseguire, ritualmente, azioni consolanti quanto vuote a proferire incessantemente parole con le quali si prova a riempire i vuoti. Di come la costrizione estrema sia condizione dell’esistere: “legge di natura”, che nega la tensione a volar via: “in su, nell’azzurro, come una piuma”. Non ci è dato che il passato ma solo nello struggente ambito della memoria; del futuro non v’è che il presagio liberatorio della morte, del ritorno all’inorganico, al quale però, nel suo feroce aggrapparsi alla vita, il vivente non può cedere, dilaniato tra due tensioni opposte, verso il basso e verso l’alto. Testo di estrema complessità, colmo di rimandi e ossessioni, quello di “Giorni Felici” costituisce anche una grande prova d’attrice che Paola Giorgi affronta con coraggio e compiuta maturità artistica.

In segreto - 13 maggio 1929, 14 aprile 1930 (monologo)

Ippodromo di Mosca, 13 maggio 1929, la giovane attrice Veronika Polonskaja incontra l’uomo che cambierà la sua vita. Si tratta del poeta Vladimir Majakovskij. Lui è un intellettuale all’apice della fama, un’autorità indiscussa, nella Russia rivoluzionaria, lei una ragazzina appariscente ed un po’ ingenua. La scintilla scatta inevitabile. Veronika, sposata troppo giovane con un uomo che poco condivide con lei, diventa la donna “segreta” del poeta.

Dopo un breve periodo iniziale in cui il rapporto tra i due vive momenti di intensa, depensata felicità, inizia però una spirale distruttiva che li risucchia in un vortice di incontri, partenze, confessioni, litigi. Un periodo fosco e difficile, che termina il 14 aprile del 1930 con il suicidio del poeta.

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